Solitamente si pensa ai gatti o ai cani, ma si può fare pet therapy con gli asini? Possono anche questi quadrupedi essere d’aiuto nella stimolazione cognitiva, in particolare a beneficio di chi soffre di disturbi della sfera mentale? Certo che sì! E la dimostrazione sta in un’attività recentemente proposta agli ospiti del Nucleo Quercia (ossia la nostra Residenza Socio Sanitaria Psichiatrica) dalla psicologa Marzia Cariolato e dall’educatrice Vincenza Iemolo.
“Il progetto ‘Pomeriggio con il ciuco’ – spiegano – nasce dalla volontà di organizzare un’attività su misura per gli ospiti di questo nucleo, proponendo un approccio con un asino in carne ed ossa, che in questo caso era l’asinella Sally. Lo scopo era stimolare emozioni e suscitare ricordi di esperienze dirette o indirette di un recente passato sicuramente più rustico, ma proprio per questo portatore di una maggiore empatia con gli altri esseri viventi. Per questo motivo, l’attività è iniziata con il racconto di una storia scelta appositamente per far riemergere immagini ed esperienze della tradizione e cultura di qualche anno fa o del proprio vissuto, magari dell’infanzia o giovinezza degli utenti, quando gli animali, in questo caso l’asino, facevano parte della quotidianità delle famiglie”.
Durante la lettura, l’asinella Sally, che abita sui Monti Lessini a Campofontana di Selva di Progno e che è tra i protagonisti delle attività per il benessere bio-psico-sociale proposte dall’A.S.D. “L’ordine del tasso”, è rimasta sempre vicina agli ospiti, intenta ad esplorare l’area del suo recinto, al cui interno si trovavano tutti i partecipanti. Il suo masticare e il suo sbuffare col naso hanno accompagnato il racconto, rendendolo dunque vivo anche attraverso i sensi della vista, dell’udito e dell’olfatto.
“Si è poi passati all’approccio tattile per gli ospiti che ne avevano il desiderio – continuano la psicologa e l’educatrice – e quasi tutti ne hanno approfittato, accarezzando Sally. Essendo animali molto sensibili ed empatici, gli asini si donano alle carezze solo se instaurano relazioni sincere e a loro gradite e se riconoscono il bisogno nell’altro. Possiamo con gioia affermare che Sally ha gradito molto quelle dei nostri ospiti!”.
E non solo… l’attività ha infatti suscitato la curiosità e l’interesse di altri ospiti di Villa Serena, che si sono avvicinati ad osservare e a partecipare: un pieno di coccole per Sally e un pieno di emozioni positive per chi ha vissuto questi momenti.