Non solo riabilitazione o mantenimento delle abilità fisiche, ma anche dialogo e socialità, nell’ottica di una presa in carico a 360 gradi della persona. È questo lo spirito che anima la nostra palestra, cuore pulsante delle attività di fisioterapia a favore dei nostri ospiti.
Se ne occupano Daniela Massa e Davide Lovato i quali, tutte le mattine dal lunedì al sabato, sono impegnati in attività diversificate a seconda dello stato di salute degli anziani.
Gli ospiti del secondo piano, quelli cioè che presentano ancora una certa attività motoria, si recano in palestra tutti i giorni. “A loro dedichiamo attività individuali – spiegano Daniela e Davide – per il mantenimento e, in caso di riabilitazione, potenziamento della mobilità degli arti inferiori e superiori, attraverso esercizi di rinforzo e deambulazione. Usiamo vari strumenti, come la pedaliera, le parallele, i girelli, la carrucola per sollevare pesi, palline per rinforzare i muscoli, ma anche il piano di statica, o standing, che serve alla rieducazione della stazione eretta”.
Gli ospiti del primo piano, che hanno scarse capacità di deambulazione, si recano in palestra il lunedì, mercoledì e venerdì mattina, mentre quelli del nucleo Alzheimer lo fanno due volte a settimana, il martedì e il giovedì mattina. “Questo perché – spiegano i fisioterapisti – hanno esigenze diverse rispetto agli ospiti del secondo piano. Anche con loro effettuiamo attività individuali con gli strumenti che abbiamo a disposizione, ma calibrate in base alle loro singole residue potenzialità”.
L’impegno dei fisioterapisti non si limita alle attività in palestra. “Ci occupiamo anche degli ospiti più gravi, quelli allettati. Interveniamo nelle loro stanze per eseguire mobilitazioni passive, le quali mirano ad evitare retrazioni muscolo-tendinee. Per loro sono estremamente importanti anche un semplice contatto fisico e un sorriso. In stretta collaborazione con gli operatori sociosanitari, diamo inoltre indicazioni sulle posizioni da assumere a letto per evitare l’insorgere di piaghe da decubito”.
Ma torniamo in palestra perché, come detto, è anche un luogo di grande socialità. “Noi non facciamo solo riabilitazione – affermano Daniela e Davide –. Ascoltiamo anche i bisogni degli ospiti. Magari piccole cose, ma che per loro sono molto importanti. Per esempio un aiuto nell’uso del cellulare per leggere il messaggio giunto da un parente o per fare una videochiamata ad un figlio all’estero per lavoro o vacanza. E poi c’è la macchinetta del caffè… Anch’essa fa la sua parte per stimolare quegli ospiti che magari sono un po’ più pigri. A volte basta l’idea di poter gustare un buon espresso per invogliarli a venire da noi a fare un po’ di movimento…”.