Con la bella stagione gli ospiti di Villa Serena hanno ripreso ad uscire nel nostro grande parco. Alberi e arbusti in fiore, aceri, betulle e querce ben curati fanno da sfondo alle loro passeggiate, che si svolgono in un ambiente che è una vera sinfonia di colori e profumi e che è accessibile anche agli ausili per persone con disabilità.
D’altronde, anche il nome dei nostri reparti si rifà alla vegetazione presente nei nostri giardini: Magnolia, Gelso, Abete, Tiglio, Acero, Quercia, Betulla e Ciliegio. Insomma, qui da noi la natura è onnipresente, sotto diverse forme.
C’è il giardino dei sette nani, con le bellissime statue di Biancaneve e dei suoi piccoli amici posizionate vicino ai cancelli dell’entrata sul retro. C’è un cottage in legno, con gazebi e confortevoli sedute a fare da sfondo al nostro villaggio lillipuziano.
All’ingresso, sotto al pergolato, sono stati invece allestiti due orti aromatici rialzati, facilmente raggiungibili anche dagli ospiti non deambulanti.
Ma quali sono i benefici derivanti dal tempo trascorso all’aria aperta, in mezzo al verde? Ce li spiega la nostra psicologa, Giorgia Polidoro.
“Il contatto con piante, fiori e orti favorisce il senso di cura e migliora l’autostima. Molti ospiti nell’arco della loro vita si sono occupati del proprio giardino, del proprio orto o hanno svolto un lavoro agricolo. Sentirsi competenti, oltre che favorire l’autostima, stimola il senso di responsabilità e di costanza, andando ad attingere ai propri ricordi e alle proprie abilità, attraverso la memoria a lungo termine. Tramite la cura, gli odori e i profumi delle piante (timo, rosmarino, basilico ecc.), si effettua inoltre una stimolazione sia a livello tattile che olfattivo. Tale stimolazione viene effettuata anche per gli ospiti che necessitano di una carrozzina, in quanto gli orti presenti in struttura vengono realizzati in comodi bancali rialzabili. Gli ospiti, quindi, in totale sicurezza possono provvedere alla cura delle piantine”.
Ma il verde può arrivare anche dove prima non c’era. “Nei terrazzini laterali ai saloni – spiega la psicologa – la pavimentazione è stata rivestita con del prato sintetico, perché anche gli anziani con maggior decadimento psicofisico (impossibilitati dallo stato di salute a scendere in giardino) possano comunque beneficiare del sole e dell’aria frizzantina, cullati dal verde”.
La quiete del nostro parco, insomma, rilassa e ben dispone gli anziani. Il sole migliora il loro tono dell’umore, contiene molti disturbi legati ad ansia e depressione, rafforza le difese del sistema immunitario.
Insomma, un fiore raccolto o quattro chiacchiere all’aperto con altri ospiti o con i familiari possono a volte far meglio di molte medicine!